Descrizione
Il diario di una esperienza didattica innovatrice, di un intero ciclo scolastico avvenuto tra il 1964 e il 1969, nella scuola elementare di Vho di Piadena (CR), incentrata sulla libera creatività espressiva del bambino.
Il paese sbagliato alla sua prima pubblicazione, nel 1970, mise a nudo le deficienze di una scuola vecchia e inadeguata. Da allora molto è cambiato, eppure l’insegnamento continua a essere sotto tiro, vittima delle storture di un sistema burocratico e inefficiente, mentre la televisione tende a occupare il tempo una volta dedicato ai giochi e alla lettura. Capire che scrivere è “scoprire gli altri”, che le parole sono anche suoni e colori, che la storia non è quella dei manuali, che si può stare insieme, anche se diversi, è quanto hanno imparato gli allievi di Mario Lodi. Il suo diario racconta quell’esperienza suggerendo il modello di una scuola che innanzitutto vuole educare, e che crede nello studio come occasione di crescita morale e civile.
Con una “Lettera aperta ai giovani maestri” dell’autore.
Mario Lodi è stato e continua a essere un maestro da ascoltare, leggere, studiare, perché la sua scuola era rigorosa ed esigente e insieme appassionata e divertente. – Franco Lorenzoni