Descrizione
Questa estate, in montagna, mentre camminavo su una strada sassosa, incontrai un ragazzo di 9 anni. Si chiamava Franco, era di Milano, mi disse.
Sua madre era più su, in pineta, in cerca di ciclamini. All’ombra di un abete cominciammo a parlare. Di televisione. Di calcio. Di sassi. Parlammo di sassi perché lui, in quel momento, ne aveva trovato uno bianco, liscio e ovale che sembrava proprio un uovo, e io lì vicino ne trovai uno piatto con una riga bianca di traverso che pareva un pacchetto confezionato.
Cominciammo così per gioco, la ricerca dei sassi belli da tenere e di quelli brutti da buttare, anzi da calciare via.
Quando gli dissi che avevo conosciuto una bambina di sei anni che credeva che i sassi pensassero e parlassero, Franco ci fece una risata. “E se fosse vero? – disse lui – il sasso che ho calciato avrebbe detto: “ahi!”. E poi…”.
Cominciò così, quel mattino d’estate, questa storia dei sassi che raccontano la storia del mondo, a modo loro, naturalmente, inventata insieme al sole in una stradina di montagna.
L’affascinante storia del sasso parlante è raccontata in due lingue. Sulle pagine a sinistra potete seguire la storia come l’hanno inventata Franco e Mario quel giorno in montagna, e sulle pagine a destra la stessa storia, ma raccontata con parole inglesi. Scoprirete così, se ancora non lo sapete, che sasso si dice stone, raccontare si dice tell, neve si dice snow, e torrente si dice stream. Non importa capire tutto, basta essere curiosi e cercare le parole più belle.
Se aprite poi le alette, troverete una sorpresa.
E inoltre ricordatevi che in questo libro i disegni sono in bianco e nero perché li possiate colorare!