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Dal 5 ottobre 2021

In libreria


“Non si può fare? Ma si può immaginare (e scrivere)”. Mario Lodi

La mongolfiera

Con le illustrazioni di Angelo Ruta

In libreria dal 5 ottobre 2021

Un volo immaginario alla scoperta del mondo, un viaggio sognato che si fa strumento di apprendimento e di crescita. Una nuova, straordinaria edizione di uno dei capolavori di Mario Lodi e dei suoi ragazzi, con illustrazioni originali di Angelo Ruta.

 18 bambini, un maestro. Un foglio di carta che, appeso sopra la stufa, viene sollevato dall’aria calda. Sapete, bambini, così funzionano le mongolfiere. Allora costruiamone una e partiamo! Però no, una mongolfiera nel cortile della scuola non si può costruire. Ma quest’avventura desiderata si può immaginare, e raccontare.

Il racconto La mongolfiera nasce, al pari di Cipì, in una classe che ebbe la fortuna di avere come insegnante il rivoluzionario Mario Lodi, negli anni ‘70.  Nasce dall’esperienza di un gruppo di bambini che, dopo aver immaginato di andare in giro per il mondo con una mongolfiera, ma non potendolo fare realmente, su suggerimento del maestro parte con la fantasia. Nell’invenzione vengono proiettate le esperienze, i sentimenti, le paure e il coraggio di ciascuno. E il racconto fantastico è anche reale, in quanto esperienza sociale vissuta sul piano emozionale, culturale e linguistico.

La mongolfiera viene messa per iscritto in tante puntate sul giornalino della classe, prima di essere pubblicata per la prima volta in volume per la collana ragazzi da Einaudi nel 1978.

Da questo gran parlare si scoprì che tutti i bambini erano diversi, anche se avevano la stessa età e pressappoco la stessa altezza. Una volta fecero una prova: si misero a disegnare una rosa che era nel vaso davanti a loro. Era la stessa rosa ma nessuno l’aveva disegnata uguale. Come mai? Per capire meglio questo fatto il maestro mostrò le foto di tanti quadri di pittori che avevano disegnato le cose che ci sono nel mondo: fiori, piante, città, paesaggi, persone. Anche loro usavano modi diversi di rappresentare le cose, come se avessero occhi molto differenti: chi disegnava in modo quasi reale, chi usava il colore a seconda dei sentimenti, chi addirittura non pitturava affatto le cose che vedeva ma quel che sentiva dentro. Impararono così che nessun uomo è uguale a un altro e che tanti bambini diversi che lavorano insieme fanno un gruppo con tante idee, quindi un gruppo vivace, simpatico, dove si discute e a volte anche si litiga ma poi il lavoro realizzato insieme diventa bello perché porta l’impronta del meglio di ognuno.

Dalla presentazione di Mario Lodi a La mongolfiera

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