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Angela Barbiani

ex alunna


Se chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dai ricordi (magnifici ed indelebili) mi ritrovo in quell’aula di via Manzoni al Vho nella quale ho scoperto il mondo e assaporato la vita. Uscivo da casa mia, a due passi dalla scuola, per entrare in un’altra casa confortevole e accogliente. Mi rivedo ancora, in cerchio, come in un grande abbraccio, facendo i primi esercizi di democrazia e di inclusione. Noi, piccola comunità, partecipe e consapevole del significato di stare a scuola, capace di ascoltare ed essere ascoltata. Il nostro maestro si sedeva vicino a noi e prendendoci per mano, con il suo fare dolce e autorevole ci educava a essere cittadini liberi e responsabili, allievi capaci di sviluppare un ragionamento critico promuovendo la collaborazione, la cooperazione, la solidarietà, la non violenza, modelli che anche da adulta abbraccio con convinzione e fierezza.

Andare a scuola per noi era una priorità e una festa. L’aula austera e grigia diventava un campo a cielo aperto tingendosi di mille colori e rivestendo i muri spogli di quel “casermone”. Liberati così da ogni paura e oppressione, esploravamo il mondo dalla finestra per scoprire il nostro mondo interiore, per meravigliarci di ciò che avevamo intorno, per trasformarlo in parola, musica, disegno: tutte espressioni del nostro sentire più vivido e vero.

La quinta elementare che concludeva il ciclo di studi è stata il raggiungimento di un percorso creativo e partecipato attraverso “Insieme”, il giornale della nostra classe, che usciva quasi quotidianamente, stampato da noi con il ciclostile che la Cooperativa di consumo di Piadena aveva prestato alla piccola cooperativa di ragazzi/e e del suo maestro. Utilizzare questo nuovo strumento ci ha allenato a un maggior senso di partecipazione, alla reciproca mutualità e a un impegno verso la comunità tutta. Questa esperienza ha gettato le fondamenta per la mia crescita personale e umana.

Essere un’allieva di Mario Lodi è stato un grande privilegio. A lui va il mio affetto immutato, la mia riconoscenza, il mio ricordo per sempre.

Le fotografie sono di Mario Lodi e si riferiscono alla classe della scuola del Vho, ciclo scolastico 1969-1973.
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