Angela Botturi
ex alunna
Lettera al mio Maestro
Carissimo Maestro,
io ho avuto l’onore di conoscerla nell’anno scolastico 1959-60, era una prima elementare e in quel gruppetto c’ero io, Eugenia. Poi c’erano Miriam, Laura, Maria Pia, Renata, Alberto, Vittorio, Efrem, Vanni, Fausto. Eravamo già insieme dall’asilo e poi sono arrivati tre bambini nuovi, Mario, Severino e Giancarlo e siamo diventati subito un gruppo e da lì per 5 anni è stata un’esperienza splendida. Andavamo a scuola con entusiasmo, portavamo a scuola ogni cosa, sassi, foglie, piume, da lì partivano i nostri ragionamenti e poi le storie… Bandiera, Cipì!
Ma non solo. Stampavamo un giornalino proprio mettendo insieme le lettere tipografiche una ad una, abbiamo avuto corrispondenza con altre scuole. Abbiamo rappresentato Bandiera e Cipì a teatro, a Cremona. Il nostro maestro era riuscito a coinvolgere anche altre classi e tutti insieme abbiamo preparato i (pochi) semplici costumi, erano in prevalenza di carta. Le mamme cucivano i pochi costumi di stoffa, soprattutto la mamma di Miriam che era la sarta del paese.
Ecco, noi avevamo un maestro speciale, sapeva come stimolare la fantasia, la voglia di fare. Tra noi eravamo tutti uguali. Ci ha insegnato l’unione e il rispetto. Durante la messa in scena dello spettacolo di Bandiera io mi sono pestata la gonnellina strappando una bretella, ho fatto tutta la recita con la gonna che pendeva da sotto il grembiule, nessuno mi ha deriso, tra noi era così.
Grazie Maestro per averci trasmesso i valori più importanti: unione, umiltà, rispetto, responsabilità, sono stati la base della mia vita.
Sono una bambina di C’è speranza se questo accade al Vho, lo sto leggendo.
Nel libro sono Eugenia per un errore dell’anagrafe, il mio nome è Angela.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa di leggere con quanta precisione ha riportato esattamente com’erano le giornate nella nostra classe, i nostri discorsi, il nostro entusiasmo, ricordando uno ad uno ognuno di noi, mi ha riportato alla mente compagni di classe che non ricordavo, noi avevamo una grande ammirazione per il nostro maestro, ma quello che sto leggendo è quanto si sia reso disponibile lui per noi, per tutti.
Ma quanto ci ha amati…!