Bastianina Calvia
maestra
Carissimo Mario,
il 2022 è l’anno del centenario dalla tua nascita: 17 febbraio 1922 – 17 febbraio 2022.
Fra un mese circa, con gioia, festeggeremo questo bellissimo anniversario.
Cosetta mi ha chiesto: “Chi è stato per te Mario Lodi?”.
Io rispondo semplicemente…
Mario Lodi, un Maestro, persona bella e amica!
Persona alla quale mi sono sempre rivolta come punto di riferimento per imparare a fare la maestra (come ho già raccontato nei due libri: A&B, adulti e bambini che vogliono diventare amici. La parola ai bambini, storia e attualità di un giornale – progetto educativo ideato da Mario Lodi, e Mario Lodi, Maestro della Costituzione).
Quanto era bello leggere e riflettere sui tuoi libri insieme agli alunni di scuola…
Era bello aspettare le lettere e rispondere ai tuoi biglietti augurali personalizzati, ad acquerello o in pittura, mai banali, sempre con particolari significati di vita, di storia, di coinvolgimento sui fatti e le persone conosciute, con appropriate dediche e promesse di scambio di visite che, puntualmente, si avveravano in terra sarda e in terra lombarda con le nostre famiglie.
Nel nostro epistolario conservo gelosamente, e mi è particolarmente cara, la tua lettera in risposta al mio invio del libro Cantones de Nadale, nella prima edizione stampata a Milano dal direttore del Coro dell’Università Cattolica. Il testo comprendeva dodici poesie natalizie scritte in lingua sarda dal parroco poeta Pietro Casu di Berchidda (SS) per ogni sera della Novena di Natale 1927, con le musiche scritte secondo la tradizione sarda.
La tua risposta del 19.02.1998 mi ha commosso e gratificato:
“Cara Bastianina,
poche volte mi è capitato di vedere una raccolta di documenti così organicamente e culturalmente concepita come Cantones de Nadale… non so quale diffusione avrà questa opera: purtroppo non arriverà, come meriterebbe, in tutte le Biblioteche importanti dell’Italia come documentazione non solo della poesia del parroco Pietro Casu ma del sentimento cristiano più genuino che è patrimonio di tutti… P.S: ho provato a suonare con la mandola le musiche: sono molto belle”.
Ti sono molto grata di questa risposta, non solo per il rispetto che hai dimostrato per i miei sentimenti cristiani, ma per averli riconosciuti come patrimonio di valore comune a tutti.
Ti volevo anche ricordare un altro libro, Gesù oggi.
Il tuo Gesù oggi, testo “di trascrizione di episodi dei Vangeli iniziato in quarta classe e proseguito in quinta”. Dopo averlo letto ai ragazzi, ricordo di aver scritto un piccolo lavoro teatrale, in lingua sarda, in una scuola materna statale del mio paese.
Lo trovo molto attuale e vorrei citare alcuni pensieri della tua riflessione:
“i cristiani non possono essere assenti, devono ritornare al vangelo per cogliervi il messaggio di Cristo da usare oggi, subito, come strumento di lievitazione umana nel sociale. Devono tirar fuori dal museo il Cristo che si fa nascere ogni anno a Natale e morire a Pasqua in un tripudio di colombe Motta e Alemagna, lasciando intorno, nei più sensibili solo una vaga e inutile traccia sentimentale.”
La poesia.
Il tuo nobile animo mi ha incoraggiato a valorizzare i nostri poeti in lngua sarda, invitandoli a scuola per stimolare i bambini a non vergognarsi della lingua materna, anzi, incoraggiandoli a seguirne le orme.
Infatti, i ragazzini della quarta e quinta della scuola elementare e della scuola media, dagli anni ’80 partecipavano, con le loro poesie nell’Angolo speciale scuola, al Premio di Poesia Pietro Casu, il nostro illustre concittadino, paladino difensore della nostra lingua sarda che ha voluto dimostrare di aver abbastanza lemmi, tanto da tradurre la Divina Commedia di Dante.
Ho ancora conservati i quaderni dei bambini che raccontano la visita a scuola dei poeti berchiddesi, Raimondo Dente, Lillino Fresu (padre di Paolo, il famoso trombettista) e le poesie inviate per posta dai due poeti Giulio Sini e Antonio Grixoni.
Questo ricordo dimostra la messa in pratica a scuola della poesia tra Adulti e Bambini.
L’incoraggiamento mi veniva da te che mi insegnavi in teoria e in pratica come, dove, quando scoprire il linguaggio poetico dei bambini che mi allenavo ad ascoltare e a scrivere nelle espressioni originali e che poi inviavamo per il giornale “A&B”.
Mi piace concludere con questi “pensieri belli”.
Infatti, quando io una volta ti ho chiesto: “Quando scrivi?” tu mi hai risposto: “Quando mi vengono i pensieri belli!”.
Ed ecco perché, carissimo Mario, voglio terminare con le parole di una tua dedica:
“A Bastianina
con un pensiero
di pace e di amore”.
Mario Lodi – 23.02.02
Questo pensiero di pace e di amore tu hai saputo renderlo concreto non solo nel tuo lavoro quotidiano e nel tuo comportamento nei miei confronti, aiutandomi nell’insegnamento, rafforzandomi nell’amicizia e nel rispetto della dignità della mia persona e dei ragazzi e ragazze di ieri, di oggi e di sempre.