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Angelo Avanzini

artista


Ho conosciuto Mario alla fine degli anni ’70: era come me allievo al corso di pittura tenuto da Franca Fellini in biblioteca a Piadena; sin da subito mi spronò a fare, mi disse che ero capace.

È stato il primo che ha creduto in me.

Ricordo i pomeriggi estivi nel suo cortile, mentre dipingevo i pannelli grandi 2 metri x 3 per la festa dell’Unità: parlavamo di luce, di colori, di società; il tempo volava, lo ascoltavo incantato. Quanto sono cresciuto con le sue parole.

Mario Lodi alla Scuola della creatività a Piadena.

Presenziava alle mie mostre: conservo ancora gelosamente una sua presentazione.

Nel 2010 partecipò come pittore a una mostra collettiva di artisti locali tenutasi a Drizzona: bellissimo evento! Con scambi di esperienze, analisi, discussioni sulle tecniche pittoriche utilizzate dagli artisti, forti emozioni con tutti i pittori presenti. Lui presentò un suo quadro di nudo di donna: bello nella semplicità del tratto che lo caratterizzava e nell’intensità del soggetto rappresentato.

Pochi anni prima, stavo allestendo con mio figlio Andrea la mostra “Miei” a Drizzona, la mia prima personale dopo la frequentazione quinquennale alla Scuola degli Artefici a Brera: vagonate di ansia e paura del fallimento, quando dalla porta entrò Mario… si fermò in silenzio per qualche minuto osservando i quadri esposti, io trattenevo il fiato, quindi iniziò a complimentarsi con me. Prima di andarsene mi disse: “Bravo, mi hai fatto venir voglia di riprendere a dipingere”. Rimasti soli, mio figlio mi disse: “Dopo queste ultime critiche, ansia e paura dovrebbero sparire, domani andrà benissimo!”. E così fu.

Grazie Mario per il tuo esempio!

Mario Lodi e Angelo Avanzini.
Angelo Avanzini, Scorci di Drizzona.
Angelo Avanzini, Scorci di Drizzona.
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