Liberare il linguaggio grafico del bambino e restituirgli autonomia come espressione d’arte, significa allargare l’orizzonte dell’espressività umana e considerare l’arte infantile momento iniziale e parte integrante dell’arte dell’uomo. E proprio perché appartiene alla cultura dell’uomo, ha diritto di essere presente nelle pinacoteche accanto alle opere degli artisti adulti.
Mario Lodi, L’arte del bambino, Casa delle Arti e del Gioco
Questa mostra è una straordinaria raccolta di bei disegni e splendide pitture, molte delle quali di grandi dimensioni, realizzate dagli allievi di Mario Lodi dagli anni ’50 agli anni ’80.
Un documento storico, artistico, pedagogico di grande valore.
Intende far conoscere agli adulti (genitori e docenti), i “canoni” dell’arte infantile, che tutti i bambini del mondo, se sono liberi, usano attraverso la ricerca grafica; i programmi elementari che indicano come obiettivo della espressione grafica non tanto la rassomiglianza con la realtà quanto “la linea di sviluppo della produzione del fanciullo nelle sue componenti intellettive, sociali, estetiche e creative”; e la Carta dei Diritti del Fanciullo approvata dall’ONU e dal Parlamento Italiano in cui si afferma che “il bambino ha diritto alla libertà di espressione in forma artistica”..
Nella mostra sono ordinate cronologicamente le opere come documenti della cultura del bambino: dai primi segni (scarabocchi) fino alla rappresentazione dei sentimenti (astrattismo). Questo percorso è simile a quello dell’arte adulta come ricerca della rappresentazione di sentimenti e di stati d’animo dell’uomo di oggi.
Il maestro Lodi mette in evidenza le risposte “grafiche” e le soluzioni tecniche alle molte domande, spesso difficili, che il bambino si pone quando vuole rappresentare col segno e con i colori il mondo che sta scoprendo e i suoi sentimenti: come dipingere il profumo dei fiori? la casa con tutto quel che c’è dentro? la felicità e la paura?
La mostra è un discorso organico che invita a conoscere l’arte del bambino perchè ancora oggi, sia in famiglia sia a scuola, spesso, il disegno del bambino viene ostacolato dall’incomprensione degli adulti.
Difende il diritto del bambino di esprimersi con il linguaggio grafico, che i bambini già usano spontaneamente prima di andare a scuola e il cui sviluppo è collegato con quello della mente e presenta l’arte infantile come momento iniziale e parte integrante dell’arte e quindi della cultura dell’uomo.
Video a cura di CRSDA Centro Regionale per i Servizi Didattici Audiovisi in collaborazione con CITE Centro Innovazione Tecnico Educativa di Mantova nel 1992
Il catalogo
Questi concetti sono approfonditi e documentati nel catalogo “L’arte del bambino” a cura di Mario Lodi, Casa delle Arti e del Gioco, che riproduce a colori tutte le opere esposte analizzate in un’ampia introduzione pedagogica.
Esposizioni
la mostra è stata realizzata in collaborazione con la “Fondazione Galleria Gottardo” di Lugano ed è stata esposta in numerose città italiane.
Informazioni tecniche
Autore: Mario Lodi,
Progetto: Cosetta Lodi, Casa delle Arti e del Gioco
La mostra può essere richiesta per allestimenti in spazi espositivi coperti, chiusi e dotati di sistema di allarme, attrezzati con sistemi di ancoraggio e illuminazione adeguati.
Dato il valore culturale ed artistico delle opere, si richiede che la mostra sia sorvegliata da un servizio di guardiania durante gli orari di apertura al pubblico.
È composta da:
52 opere,
11 pannelli esplicativi,
51 didascalie.
Tutte le opere sono incorniciate con cornici di legno e con vetro.
Formato minimo dei quadri cm 9 x 10.5.
Formato massimo dei quadri cm 122 x 190.
Si articola in otto sezioni,
richiede un percorso di lettura obbligato,
necessita di uno spazio espositivo minimo di 120 metri lineari.
Il testo dei pannelli e delle didascalie presentano la traduzione in inglese.
È corredata dal catalogo e da due poster per la vendita al pubblico raffiguranti due opere della collezione.
Per ulteriori informazioni e preventivi
info@casadelleartiedelgioco.it
cell 3292124933